mercoledì 2 novembre 2011
Finisce così Juventus-Milan, con l’ovazione di 41.000 spettatori entusiasti per una vittoria pesantissima per il morale e la classifica e emozionante per lo spettacolo regalato dalla Signora del calcio.
Uno spettacolo che, a onor del vero, inizia ancor prima del fischio d’inizio e lo regala lo Juventus Stadium, gremito all’inverosimile. Il boato che accoglie i giocatori al loro ingresso in campo esalta i bianconeri che partono subito bene, rimanendo ordinati quando si tratta di coprire e dialogando con precisione una volta entrati in possesso di palla.
La mossa di Conte di schierare Chiellini a sinistra e Bonucci al fianco di Barzagli sembra subito azzeccata, perché Giorgio non solo garantisce una buona spinta, ma è sempre pronto al raddoppio. In avanti Vucinic è l’unica punta, ma è tutt’altro che isolato e dialoga spesso e bene sia con gli esterni, Krasic e Pepe, che con Vidal e Marchisio, sempre pronti all’inserimento. Gli occhi di tutti però, come è logico che sia, sono puntati su Pirlo. Affrontare la squadra che è stata tua per dieci anni emozionerebbe qualunque giocatore. Ma Andrea non è un giocatore qualunque... è un campione raffinato e se Allegri cerca di neutralizzarlo con una marcatura asfissiante, lui allora gioca di prima, rendendo così la manovra più veloce.
Dopo una prima fase di studio, con il passare dei minuti la Juve prende campo e arrivano anche i primi pericoli: al 14’ Marchisio si libera bene per il tiro, ma spara alto dal limite dell’area e cinque minuti dopo ci prova Pirlo dalla distanza, trovando Abbiati pronto a bloccare. Il duello si ripropone al 27’, quando il portiere rossonero respinge con i pugni una punizione dell’ex compagno di squadra.
Non ha miglior fortuna Vucinic quando al 33’ riesce a girarsi in area e tentare il destro, troppo centrale, ma soprattutto quando al 36’ supera Abbiati con delizioso tocco dal limite, ma centra in pieno l’incrocio dei pali. Delizioso è anche il controllo di Marchisio in area sull’assist di Vidal al 41’, ma la girata è debole. Ancora Vucinic fa “la barba al palo” allo scadere del primo tempo, che nonostante gli sforzi bianconeri si chiude sullo 0-0. E il Milan? Non pervenuto, almeno dalle parti di Buffon. Grazie al pressing della banda di Conte, il possesso palla dei rossoneri non riesce sempre e quando riesce è più che altro uno sterile palleggio.
Niente cambi in avvio di ripresa e Juve subito vicina al gol con una deviazione sottoporta di Bonucci, dopo gli sviluppi di un corner, miracolosamente alzata sopra la traversa da Abbiati.
Il primo intervento di Buffon arriva al 6’, su una conclusione di Boateng che indirizza nell’angolino un pregevole assist di Cassano. Gigi allunga la manona e mette in angolo. Al 9’ Conte getta nella mischia Giaccherini al posto di Krasic. Pepe si posta così a destra, lasciando all’ex cesenate il duello con Bonera dalla parte opposta. Allegri risponde togliendo Cassano e Nesta per Emanuelson e Antonini.
Il ritmo cala e le occasioni diminuiscono, ma continua la supremazia territoriale bianconera che non viene premiata per una questione di centimetri: al 31’ Vucinic e Pirlo dialogano al limite, il montenegrino tocca lateralmente e il campione del mondo, con una finta intelligente, libera Vidal che scarica un rasoterra velenoso, fuori di un soffio. Stessa sorte per il destro di Vucinic dal limite, quattro minuti più tardi.
La cattiva sorte sembra accanirsi, ma non può averla vinta sull’insistenza dei bianconeri che non mollano un pallone e trasudano voglia di vincere. E al 42’ vedono i loro sforzi premiati: Vucinic e Marichiso chiudono un triangolo strettissimo in area, Abbiati sembra in vantaggio sul centrocampista che riesce però a vincere il rimpallo e il pallone carambola in rete.
Subito dopo il vantaggio Matri rileva Vucinic e il Milan rimane in dieci: Boateng, già ammonito, colpisce con una manata in pieno volto Chiellini e rimedia il secondo giallo.
Sembrerebbe finita, ma in realtà la festa è appena iniziata: Marchisio diventa definitivamente l’eroe di giornata quando, in pieno recupero, spara un destro al volo dal limite sul quale Abbiati interviene e goffamente lasciandosi passare il pallone del 2-0 tra le gambe.
Ora è finita davvero ed è un trionfo. I tre punti pesano, perché permettono alla Juve di rimanere in vetta alla classifica, ma ancor di più conta come sono arrivati: con una prova gagliarda, di straordinaria intensità e di ottima qualità. Questa è ormai una squadra vera, completa, che può ancora crescere, ma che già ora sa regalare emozioni e prestazioni da urlo. E l’urlo è quello di 14 milioni di tifosi in festa.
JUVENTUS-MILAN 2-0
RETI: Marchisio 42’ st, Marchisio 48’ st
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo; Krasic (9’ st
Giaccherini), Marchisio,Vidal (49’ st Pazienza), Pepe; (43’ st Matri).
A disposizione: Storari, Grosso, Elia, Del Piero, Matri.
Allenatore: Conte
MILAN
Abbiati; Bonera, Nesta (26’ st Antonini), Thiago Silva, Zambrotta;
Nocerino (38’ st Ambrosini), Van Bommel, Seedorf; K.P. Boateng;
Ibrahimovic, Cassano (16’ st Emanuelson).
A disposizione: Amelia, Di Sciglio, Aquilani, Inzaghi.
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Rizzoli
ASSISTENTI: Niccolai, Copelli
QUARTO UFFICIALE: Tagliavento
AMMONITI: K. P. Boateng 39’ pt, Nesta 7’ st, Pirlo 18’ st, 43’ st K. P. Boateng
ESPULSI: 43’ st K. P. Boateng
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