domenica 6 maggio 2012
La Juventus vince il suo 30° scudetto sul campo. Una stagione epica ottenuta da un gruppo fantastico.
Immensa Juve, Campione d’Italia per la 30° volta sul campo! Immenso Antonio Conte! Immensi i suoi ragazzi! A Trieste i bianconeri vincono 2-0 una partita dura, combattuta, a tratti nervosa. Non bella forse, ma capace di regalare straordinarie emozioni, per quanto accade in campo e per le notizie che arrivano da San Siro.
Il “Nereo Rocco” non è tutto esaurito, ma è tutto bianconero e spinge gli uomini di Conte, schierati secondo il consueto 3-5-2, fin dal primo minuto. Non ne passano neanche sei e la Juve è già in vantaggio: Bonucci si veste da Pirlo e lancia Vucinic sul filo del fuorigioco. Il montenegrino controlla, si ritrova solo davanti ad Agazzi e mantiene la freddezza per infilare il pallone in mezzo alle gambe del portiere.
La reazione del Cagliari è tutta in uno sterile possesso palla, mentre la Juve, quando attacca, lo fa con più convinzione. Marchisio cerca il destro dal limite, ma colpisce debolmente. Intanto arriva il vantaggio dell’Inter e lo stadio esplode in un boato assordante. Conte rimane impassibile, ma i suoi aumentano il ritmo: Pirlo ci prova da fuori e Agazzi blocca. Pepe si libera in area, scarica il destro e Agazzi respinge. Ancora Pirlo va in porta direttamente da calcio d’angolo e colpisce il palo. Insomma per una bella fetta di partita si assiste a un monologo bianconero.
Al 25’, Lichtsteiner è costretto a uscire dopo un durissimo scontro aereo con Pinilla. Al suo posto entra Caceres, ma gli equilibri della gara e l’atteggiamento della Juve non cambiano. Il Cagliari si fa vivo al 36’ con una sventola di Pinilla dai trenta metri che colpisce l’esterno della rete, mentre dalla parte opposta si mette in luce Pepe. Prima cerca il diagonale, fuori di pochissimo, poi ruba palla a metà campo, arriva fino all’area, ma la sua conclusione viene ribattuta da Ariaudo.
Da San Siro arrivano aggiornamenti: il Milan prima pareggia in chiusura di primo tempo, poi passa in vantaggio in avvio di ripresa, quindi l’Inter ritrova il pareggio.
Conte non si lascia distrarre e manda in campo Giaccherini al posto di Vidal.
Il campo, appesantito da una pioggia fittissima, non favorisce lo spettacolo, la partita è piuttosto nervosa, fioccano le ammonizioni e il gioco è spezzettato.
La Juve continua a tenere il Cagliari nella sua metà campo. Vucinic è il più pericoloso e arriva al tiro in due occasioni, ma prima calcia alto, poi trova una strepitosa di Agazzi.
Il raddoppio arriva al 29’: Caceres cerca in area Borriello, entrato da poco al posto di Matri, e Canini, cercando l’anticipo colpisce male, il pallone si impenna e ricade in rete. Il “Nereo Rocco” esplode di nuovo e grida sempre più forte, anche perché poco dopo l’Inter si riporta in vantaggio.
A questo punto mancano dieci minuti alla fine e sono i più lunghi di sempre, ma anche i più dolci. Conte, i giocatori in panchina, i dirigenti in tribuna li vivono in piedi, fremendo, incitando gli uomini in campo. L’Inter segna ancora. Poi finisce a Trieste, finisce a San Siro ed è il delirio, il trionfo. La Juve è Campione d’Italia, più forte di tutto e di tutti. E’ 30° scudetto sul campo. E’ il sogno che diventa realtà.
JUVENTUS CLUB RAMACCA Alessandro Del Piero
Codice Fiscale: 91021110878
Indirizzo: Via XXIV Maggio, 18 95040 RAMACCA (CT) ITALIA
+39 392 640 94 68
info@juventusclubramacca.it
utenze@pec.juventusclubramacca.it